Protesi di Ginocchio
La protesi di ginocchio è un rivestimento dell’articolazione del ginocchio. Durante l’intervento si rimuove una minima parte dello spessore della cartilagine e dell’osso degenerato e danneggiato e si riveste con un impianto metallico o lega ceramica.
Il paziente deve essere a conoscenza del fatto che nella protesi di ginocchio non si ripristina la biomeccanica originaria del ginocchio danneggiato, ma si arriva a una nuova biomeccanica che si avvicina molto a quella iniziale.
Soprattutto le attività sportive possono non essere percepite nello stesso modo da un paziente con protesi totale o protesi da revisione.
La protesi monocompartimentale invece mantiene tutte le strutture legamentose originarie. Poiché sostituisce solo la parte articolare danneggiata, ci dà un vantaggio in quanto riusciamo ad avvicinarci ancora di più alla biomeccanica originaria del ginocchio.
Come si svolge l’intervento di protesi di ginocchio?
Nella protesi di ginocchio si fa un’incisione di circa 10 centimetri, che può variare dai 10 ai 12 ai 14 tra protesi monocompartimentale e protesi totale, e si vanno a rimuovere solo 6 o 7 millimetri di struttura osteocartilaginea: si tratta proprio un rivestimento come l’incapsulamento di un dente.
Grazie a protocolli utilizzati in sala operatoria, basati sull’uso di anestetici locali, di acido tranexamico e talvolta adrenalina riusciamo a non far avvertire dolore al paziente, a ridurre il sanguinamento intra e post-operatorio e a migliorare la ripresa della flessione completa del ginocchio e del carico, riducendo il gonfiore. Inoltre, salvo in casi particolari non utilizzo drenaggi intra-operatori riducendo ancor di più il rischio di infezione.
Complicanze della protesi al ginocchio
Quando un paziente operato di protesi al ginocchio presenta ancora dolore e limitazione funzionale è sempre bene andare a indagarne la causa.
Infatti in alcuni casi vi sono delle infezioni misconosciute che possono determinare un aggravamento della patologia qualora si andasse a revisionare l’impianto senza eseguire una corretta diagnosi.
E’ quindi molto importante far eseguire dal paziente degli esami ematici e eventuali indagini di secondo livello per capire la natura del dolore ed escludere un’infezione protesica.
Con indagini TAC riusciamo a capire il corretto allineamento delle componenti protesiche e andare a valutare eventuali malrotazioni della componente femorale o tibiale nelle protesi di ginocchio.
In caso di dolore anteriore invece vanno ricercate delle problematiche legate alla femoro-rotulea.
In molti casi la protesi di rotula non viene eseguita e il paziente lamenta un dolore per una infiammazione della sinovia, per un’instabilità sagittale o per un’alterata biomeccanica della femoro-rotulea.